lunedì 26 marzo 2012

Stasera cucina la Zia – Rustici e paperette



Eccoci qua, serata con i nipotini. Questa volta rifacciamo i rustici (“versione 1”, quella che di solito piace di più ai bambini). È una ricetta semplice e, grazie ad un paio di accorgimenti, di sicura riuscita.


Mentre mia cognata ed io decidevamo il menù, la più piccolina si è fatta passare il telefono e, mi ha detto: “Zia… io vorrei… ti ricordi quelli che avevi fatto e noi… ti ricordi che ci avevi portato… come si chiama…” E io: “Lo stampo delle paperette? Vuoi che facciamo quelli?” E lei: “Sì, sììì! Le paperette! Facciamo le paperette?”

Aggiudicato. A dire il vero, sospettavo volesse le paperette prima ancora di parlare con lei. Grazie alle paperette, quella dei rustici è finora la ricetta che l’ha entusiasmata di più.

Quando sono arrivata, lei e il fratellino (il più grande dei tre era ancora a giocare a calcio) erano impazienti di aiutarmi… potenza delle paperette! Un paio di mesi fa, la prima volta che ho fatto i rustici con loro, gli ho regalato uno stampo per uova all’occhio di bue a forma di paperetta da usare anche come coppapasta, e la loro fantasia ha cominciato a trottare. Dopo la paperetta fatta insieme l’altra volta, oggi ne hanno volute fare due, e gli abbiamo pure fatto le ali! E hanno voluto anche destreggiarsi nel ritagliare a mano libera, con la punta di un coltello (ovviamente sotto la mia stretta supervisione), dei cuoricini per decorare la superficie dei rustici.



Ci siamo divertiti e sono stati bravissimi ad aiutarmi, reimpastando i ritagli di sfoglia e spianandoli col mattarello per poter ottenere altri dischi per i rustici. Ovviamente hanno voluto anche usare il coppapasta rotondo, attaccare i cuoricini decorativi e provare ad usare la forchetta per rifinire i bordi dei rustici. Davvero un bel lavoro di squadra. Alla fine, soddisfatti della loro opera, hanno mangiato di gusto facendo i complimenti ai cuochi (= a loro e me).




Ma passiamo alla ricetta.


Ingredienti per 20 rustici (o 18 rustici, 2 paperette e 1 ciambellina…):

4 confezioni di pasta sfoglia rettangolare da 230 g
1 barattolo di pelati da 400 g
300 g di prosciutto cotto affettato
200 g di provolone dolce*
sale q.b.
acqua q.b.

Note agli ingredienti:
* Potete usare anche un altro tipo di formaggio non troppo saporito (altrimenti non si sente più il prosciutto), come il Leerdammer, il Galbanino, della caciotta o del caciocavallo. Si può utilizzare anche della mozzarella fiordilatte, ma se dalle vostre parti se ne trova solo di industriale, potreste avere la sgradita sorpresa di vederla uscire liquefatta dal rustico durante la cottura (lasciando all’interno solo un residuo gommoso). Se proprio volete usarla, abbiate almeno l’accortezza di tritarla per prima e metterla in un colino a trama fitta a perdere parte del siero mentre preparate gli altri ingredienti del ripieno.


Procedimento:

In una terrina, mescolate il formaggio grattugiato a julienne, il prosciutto cotto tritato e i pelati precedentemente schiacciati grossolanamente con una forchetta e messi a scolare in un colino a trama fitta. Se necessario (dipende molto dalla sapidità del formaggio usato), aggiustate di sale.

A questo punto accendete il forno regolandolo a 180°. Sarà ben caldo al momento di infornare la prima ondata di rustici.

Sulla placca del forno (sarebbe meglio averne due, ma potete sempre utilizzare delle teglie preferibilmente a bordi bassi come quelle per la pizza) sistemate della carta da forno sufficiente a coprirne interamente la superficie.

Dalla pasta sfoglia ritagliate con un coppapasta (o aiutandovi con un piattino) dei dischi di ca. 10 cm di diametro. Ve ne servono 40 in tutto; sarà quindi necessario reimpastare i ritagli e tirare con il mattarello una sfoglia di 2 mm di spessore per poterne ottenere in numero sufficiente.

Disponete una parte dei dischi sulla placca coperta di carta da forno (dovrebbero starcene 8), mettete al centro di ogni disco un cucchiaio di ripieno facendo attenzione a lasciare ca. 2 cm di bordo libero tutt’intorno. Bagnate leggermente con acqua circa 1 cm di bordo (la cosa migliore è che usiate l’indice inumidito, così non correte il rischio di esagerare con l’acqua).  Coprite con un altro disco di pasta sfoglia, fecendolo aderire bene al ripieno affinché non restino sacche d’aria (gonfiandosi con il calore potrebbero dare problemi durante la cottura) e schiacciate tutt’intorno con i rebbi di una forchetta per fare aderire bene tra loro i due strati di pasta.

Se volete, dagli avanzi di pasta sfoglia ritagliate anche dei cuoricini o dei rombi da posizionare al centro del rustico come decorazione. Per farli aderire, inumidite la superficie di appoggio come fatto per il bordo.


Infornate e lasciate cuocere per ca. 15 minuti. Quando i rustici si presentano belli dorati sono pronti.



Nel frattempo, su un’altra placca o su una teglia, preparate allo stesso modo l’infornata successiva e procedete così fino a che avrete cotto tutti i rustici. Possono essere serviti sia caldi che tiepidi. Accompagnateli con un’insalata mista o un’insalata di pomodori.




Considerazioni su questa ricetta:

Questi rustici si ispirano a quelli che preparano a Martina Franca (TA) e che ho assaggiato solo un paio di volte (di solito quando capito da quelle parti preferisco dedicarmi intensamente ai panzerotti…). Sono perfetti in molte occasioni, dalle feste per i bambini alle cene a buffet in terrazza, si presentano bene e sono comodi da mangiare anche in piedi. Ci si può sbizzarrire anche con il ripieno (e prossimamente ve ne posterò un altro paio di versioni) e farli di forme diverse o con diverse decorazioni per distinguerli.

Sono veramente adatti ad essere preparati insieme ai bambini, che andranno fieri della loro bravura. Perché abbiano lo spazio dove mettersi a lavorare è sufficiente fissare al tavolo, da parte a parte, un bel pezzo di carta forno (servendosi di nastro in carta per mascherature, in modo da non rovinare il tavolo). Se poi vi avanza qualche ritaglio di pasta, potete formare una o più ciambelline (la mia nipotina ne era particolarmente orgogliosa) e cuocerle assieme ai rustici.

Mentre gli ultimi rustici cuocevano nel forno, e quindi non avevano più nulla da fare, i piccoli sono tornati ai loro giochi. E, visto che la serata era dedicata a loro, non ho potuto dir di no al desiderio della piccolina di immortalare il pupazzetto che ha realizzato. Eccolo:



Spero che i miei rustici vi piacciano… e che qualche zia (o nonna, perché no?) sia invogliata a scegliere la via della cucina per godersi i nipoti (che crescono sempre troppo in fretta).


Alla prossima!

Pinny Pat

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