In questi giorni, al supermercato ho trovato una varietà di peperoni che non conoscevo. Sull’etichetta c’era scritto Peperoni Monchetto. Non li avevo mai notati prima, e, come mi capita quasi sempre quando scopro qualcosa di nuovo, li ho messi nel carrello.
Non sapendo esattamente cosa farne, una volta arrivata a
casa come al solito mi sono detta:
Ingrediente nuovo,
sapore sconosciuto. Prima regola: assaggiare.
Dovevo cucinarli in un modo semplice, per capirne le
caratteristiche. Minimo stress: piatto crisp del microonde, un goccio d’olio,
uno strato di peperoni Monchetto semplicemente lavati e asciugati ma lasciati
interi, una spruzzata d’olio [letteralmente; ho usato il dispenser (23),
così la quantità d’olio è veramente minima] e appena un pizzico di sale.
Cottura combinata per pochi minuti, tenendoli d’occhio. Appena si sono
ammorbiditi e hanno preso leggermente colore, stop.
Momento solenne, massima concentrazione: la prova d’assaggio
è una cosa seria!
Risultato: sapore gradevole e delicato, non piccante. Anche
i semi non sono piccanti. La polpa è relativamente sottile, quindi non adatta a
cotture prolungate (a meno che non li si faccia ripieni), se non si vuole
rischiare di ritrovarsi con la pellicola esterna separata e la polpa
disciolta/scomparsa.
Una volta capito che comunque mi piacciono (e aver
cominciato a immaginarne possibili utilizzi) ho deciso di farmi un giretto su
Internet per saperne di più. Ho trovato quasi esclusivamente siti di aziende
agricole e produttori di piantine da orto, ma sostanzialmente l’informazione
che ne ho ricavato è che si tratta di una varietà (denominata Peperone
Monchetto/friggitello quadrato del Veneto) coltivata soprattutto in Veneto.
Anche i pochi che danno qualche consiglio per l’utilizzo in cucina li dicono
adatti a cotture veloci. Ho visto anche che in un sito di piantine per orto
consigliano di farne una frittata, ma mi sembra un modo per rovinarli. Ma
tant’è, molti pensano che qualsiasi cosa possa diventare una frittata…
Friggitello. Uhm, io continuo a considerare veri friggitelli
quelli del Sud cui sono affezionata ma va detto che non sempre sono reperibili
qui in zona. I Monchetto sono più piccoli e tozzi, di forma più regolare, e
questo in certi casi può essere un vantaggio. Ho avuto la sensazione che la
polpa sia leggermente più sottile dei friggitelli che amo, assaggiandoli mi
sono sembrati meno saporiti proprio in quanto dotati di “massa” inferiore.
Questo mi dà la certezza che per la versione più semplice (fritti e con appena
un pizzico di sale grosso) continuerò a preferire la varietà del Sud, ma sono
aperta a nuove sperimentazioni, a cercare di creare qualche ricettina ad hoc,
per Mr. Monchetto: prossimamente, come sempre, qui sul blog.
A presto!
Pinny Pat
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