In molti mi avete chiesto di spiegarvi come si usa un
coppapasta…
Ho deciso allora di scrivere questo post, tanto per fare una
piccola panoramica di cosa sono e come si usano in cucina i vari tipi di stampi
in metallo di ogni forma e dimensione (di cui ho ormai una discreta
collezione). Nella foto sopra ne ho raggruppati solo alcuni, tanto perché
abbiate degli esempi.
Cooking ring (o anche ring, per fare prima), coppapasta,
anello, porzionatore… sono tutti nomi utilizzati per questi utensili,
comodissimi in molte situazioni. Che vi dedichiate alla realizzazione di
biscotti, alla decorazione di torte o alla preparazione di tartare e risotti,
solo per fare qualche esempio, prima o poi li userete.
Descriviamoli un po’: sono in acciaio, hanno varie
forme/diametri e sostanzialmente possono essere usati in modo intercambiabile.
I coppapasta e gli stampi per ritagliare presentano
la caratteristica di avere il bordo inferiore più tagliente, in quanto non è risvoltato
come quello superiore. Quando li si usa bisogna quindi fare attenzione che il
bordo risvoltato sia rivolto verso l’alto, in modo da poter esercitare la
necessaria pressione in tutta tranquillità, senza rischiare di ferirsi,
soprattutto nel caso di impasti di una certa consistenza. Ne esistono anche con
bordo in silicone colorato al posto del risvolto, per rendere ancor più
confortevole l’utilizzo. Finora di questo tipo ne ho visti però solo di grandi
(12 cm ca.), a forma di cuore, di coniglietto o altre figure. Una volta
posizionati sull’impasto, bisogna premere i coppapasta e allo stesso tempo
ruotarli leggermente avanti e indietro, in modo da facilitare il perfetto
distacco della forma ritagliata dall’impasto che la circonda e avere un bordo
netto, senza sbavature.
I ring (si chiamano così anche se sono quadrati,
rettangolari o di altra forma) sono fondamentalmente di spessore maggiore, più
solidi e, soprattutto, più alti (e solitamente anche più costosi). Non hanno il
bordo risvoltato in quanto usati principalmente per impiattare, per “dare la
forma”, e quindi sono meno taglienti. Sono però utilissimi anche nel caso in
cui vogliate tagliare preparazioni di spessore alto per presentarle in modo
particolare, come lasagne al forno o torte a più strati, impossibili da
tagliare con dei coppapasta alti un paio di centimetri. L’importante è che si
tratti di preparazioni relativamente morbide, altrimenti l’operazione non è
possibile.
I ring che ho io sono alti 4,5 cm, ma ne ho visti anche alti
7 cm e più. E anche i diametri/le dimensioni variano molto, ce n’è per tutti i
gusti e le esigenze. Ne esistono anche corredati di stantuffo, utile sia per
livellare il contenuto, sia per facilitare l’operazione di sformatura. I ring
vanno collocati sul piatto di portata, spesso in posizione decentrata,
prevedendo prima la disposizione dei vari elementi che compongono il piatto, in
modo da non dover effettuare spostamenti. Una volta inserita la preparazione
all’interno, il contenuto va livellato con il dorso di un cucchiaio o di un
cucchiaino. Va poi rimosso con fermezza e delicatezza l’anello. Tutta
l’operazione deve essere fatta con una certa rapidità nel caso di preparazioni
calde, per evitare che si raffreddino troppo.
Solitamente non è necessario ungere l’interno di coppapasta
e ring con olio o burro. Io lo faccio, e in misura minima, solo quando uso
coppapasta o stampini direttamente nella padella, per dare la forma in cottura
a preparazioni a base di uova.
Anche i coppapasta e gli stampini possono essere usati per
impiattare, purché si tratti di preparazioni di spessore ridotto.
Spero che queste informazioni vi siano utili. Se desiderate
ulteriori spiegazioni, lasciate un commento o contattatemi come sempre
all’indirizzo e-mail indicato nel mio profilo.
A presto!
Pinny Pat
grazie!
RispondiEliminaDi nulla! Contenta di esserti stata utile e... Benvenuto nel mio blog!
Elimina