Questa ricetta nasce… da un cambio di programma!
È vero, le melanzane ormai le troviamo tutto l’anno, ma
l’estate è e resta la loro vera stagione. Io le adoro preparate in tutte le
maniere, da quelle ripiene, mitiche, che mi prepara una mia zia a Taranto (e
che non avrebbe senso fare qui, troppo diversi gli ingredienti per sperare di
ottenere lo stesso, buonissimo, risultato…), a quelle semplicemente grigliate
(per le quali ho elaborato un condimento che sarà argomento di un prossimo
post). Così, in questo scorcio di fine estate, ho deciso di metterne via un
paio di vasetti rispolverando una ricetta datami anni fa da questa stessa zia.
Dico ho deciso perché, nonostante sia andata come vi sto per raccontare, non desisto
e i vasetti li preparo di sicuro, nei prossimi giorni! (Ripassate da qui,
prossimamente… ovvio che posto pure quella, di ricetta!)
Cominciamo dall’inizio. Comprate le melanzane, le metto in
frigo ripromettendomi di prepararle in giornata.
La Dea degli Imprevisti, come l’ha chiamata una mia amica
(ciao, Pika!), non avendo di meglio da fare decide di metterci lo zampino…
Imprevisto qui, imprevisto lì, passano due giorni e di
cominciare il procedimento per le famose melanzane sott’olio di mia zia non se
ne parla nemmeno.
Morale: quando apro il frigo per prendere al volo una mela e
un bicchiere di latte con cui risolvermi velocemente il problema del pranzo
dopo una mattinata in giro per commissioni, vedo le mie care melanzane… Non
stanno male, ma non sono più stupende come appena arrivate a casa… si sentono
trascurate!
A quel punto prendo una rapida decisione: meglio cuocerle
subito e rimandare il progetto “melanzane di zia” al prossimo giro.
Dalle mie parti però, la fantasia è sempre in agguato… Quindi
perché fare una delle solite ricette, visto che la suddetta è partita al
galoppo, soprattutto dopo aver adocchiato nel frigo anche due confezioni di
Philadelphia comprate per un dolce che alla fine non è stato necessario
preparare per il compleanno della mia nipotina?
E così arriviamo alla creazione culinaria oggetto di questo
post. Se vi piacciono le melanzane, è proprio da provare. Veste insolita,
risultato squisito.
Ma passiamo alla ricetta:
Ingredienti per 10-12 persone:
2-3 melanzane (circa 800-850 g)
2 confezioni da 250
g di Philadelphia Classico
100 g di parmigiano grattugiato
100 g di pangrattato
4 uova
3 cucchiai di prezzemolo tritato
2 scalogni (ca. 50 g)
2 cucchiai di capperi tritati (26)
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale q.b.
pepe q.b.
1 stampo ad anello
apribile, Ø 26 cm
Procedimento:
Lavate e pulite le melanzane. Tagliatele a cubetti da poco
più di 1 cm di lato. Tritate lo scalogno.
In una pentola antiaderente piuttosto capiente (deve poter
contenere l’intero composto prima di passarlo nello stampo per la cottura in
forno), mettete l’olio e lo scalogno. Rosolate a fuoco dolce lo scalogno e
appena comincia a diventare trasparente aggiungete le melanzane.
Salate leggermente, e cuocete le melanzane a fuoco piuttosto
vivace mescolando frequentemente. Le melanzane hanno il brutto vizio di
assorbire quanto più olio possono durante la cottura, e l’altrettanto brutto
vizio di rilasciarlo alla fine. Di conseguenza, visto che il composto non deve
risultare assolutamente unto (e vi sconsiglio di aumentare la quantità di
olio!), bisogna continuare a mescolare. L’obbiettivo è far evaporare la parte
acquosa delle melanzane, cuocendole senza che si brucino.
Quando si sono scurite e risultano belle asciutte come
vedete nelle foto, spegnete e lasciatele intiepidire.
Accendete il forno regolandolo a 180°. Sarà ben caldo al momento di infornare la torta.
In una ciotola mettete il Philadelphia e lavoratelo
brevemente con una spatola per renderlo omogeneo. Aggiungete uno alla volta le
uova, amalgamando bene. Aggiungete man mano il parmigiano grattugiato, il
prezzemolo e i capperi tritati, sempre mescolando bene per amalgamare
perfettamente il tutto. Aggiustate di sale e di pepe.
Cospargete le melanzane con il pangrattato e mescolate bene
in modo che siano avvolte da un velo di pangrattato, come vedete nella foto.
Questo serve ad evitare che “precipitino” durante la cottura e allo stesso
tempo fa sì che il composto assuma la giusta consistenza.
Foderate lo stampo apribile con carta da forno.
Unite il composto di formaggio e uova alle melanzane,
mescolate bene per amalgamare il tutto e versate nello stampo. Livellate il
composto con un cucchiaio o, se preferite, con la mano bagnata d’acqua come ho
fatto io (l’operazione viene meglio).
Infornate e cuocete per ca. 40 minuti. La torta è pronta quando la superficie assume un bel colore dorato. Eventualmente controllate la cottura nel modo classico, infilando uno stuzzicadenti nella torta. Deve risultare quasi completamente asciutto. Togliete la torta dal forno, sganciate e rimuovete l’anello dello stampo e lasciatela riposare alcuni minuti prima di passarla sul piatto di portata e servirla. È ottima sia tiepida che a temperatura ambiente (tanto che sto meditando di proporvene prossimamente una versione finger food, con tanto di salsina di accompagnamento).
Il sapore di questa torta è abbastanza delicato. Se vi piace
più “rustico”, basta che sostituiate il parmigiano grattugiato con una pari
quantità di pecorino romano.
Secondo me, l’accompagnamento migliore è una insalata di
pomodori, che apporta la giusta nota di acidità.
Io ho impiattato come vedete nelle foto, con i pomodori, un
filo di olio e.v.o. e qualche pizzico di peperoncino in polvere. Per evitare di
sporcare il bordo del piatto (io appartengo alla scuola tedesca, quella che
dice “il bordo del piatto appartiene all’ospite, guai a pasticciarci”) l’ho
protetto con della carta da cucina durante l’operazione peperoncino.
(Nota da blogger: Il piatto nella foto non è il massimo. Mi
sarebbe piaciuto un piatto bianco più liscio, senza il dislivello centrale, ma
me lo devo procurare… )
Potete anche congelare la torta, già suddivisa in porzioni,
e riscaldarla al microonde. Oppure, se la congelate intera e il vostro
microonde non è abbastanza grande, lasciatela scongelare (meglio in frigo)
quasi completamente e passatela qualche minuto in forno a 180° prima di
servirla.
Fatemi sapere se vi è piaciuta! Io la rifaccio di sicuro.
Alla prossima!
Pinny Pat
Amo le melanzane (e sai che son della provincia di taranto e che per me le marangiani chini sono un dogma di fede, apprezzo il tuo rispetto U_U ),
RispondiEliminaamo le ricette improvvisate (che io chiamo svuotafrigo)
e sono sicura amerò questa ricetta!
;D
Sono sicura che ti piacerà!
EliminaPer me l'improvvisazione è la regola, non tanto per svuotare il frigo ma perchè proprio fa parte della mia natura...
Se da un lato so essere metodica e costante, dall'altro guai a darmi programmi rigidi! Non potrei mai programmare pranzi e cene per una settimana (come una volta insegnavano i manuali di economia domestica per ottimizzare la spesa e risparmiare)! Quando anche ci provo (e mi limito a pensare al mattino cosa preparare per cena), finisce che cambio idea...
Alla creatività non si comanda! Si può solo assecondarla sperando di ricavarne il meglio. E per fortuna quasi sempre il risultato premia. ^ ^
Sembra davvero deliziosa!!
RispondiEliminaCiao, Miki! Benvenuta da queste parti...
EliminaA me è piaciuta molto, conditio sine qua non per essere qui sul blog!
Sto preparando un post in cui ti citerò... A presto!
Ma grazie!!! :-) Sono lusingata! Lo attendo con ansia allora! Buon lavoro!
RispondiEliminaDi nulla! Nei prossimi giorni lo pubblico. Altrettanto buon lavoro a te.
EliminaUrka, questa ricetta mi sarà utilissima. Quando compro le melanzane non so mai come farle lavorare. ^^
RispondiEliminaGrazie per la citazione. La dea degli imprevisti è sempre con quel suo ditino puntato su di noi. :D
Vedrai che le melanzane saranno ben felici di collaborare! E... di nulla, citarti è un piacere :)
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