Non compro spesso cooking magazine (le italianissime riviste
di cucina) soprattutto per un semplicissimo motivo: ne ho già la casa
strapiena! E visto il sacro rispetto che nutro fin dalla più tenera età per la
carta stampata, sia essa di libri o di riviste, non sono mai riuscita a
considerare nessuna pubblicazione tematica (leggi di cucina piuttosto che di
giardinaggio, di bricolage, di uncinetto, di maglia, e… e qui mi fermo; vista
la lista piuttosto corposa dei miei interessi e delle tecniche che ho imparato
nell’arco di tutta la vita rischieremmo di fare notte…) alla stregua di una
normale rivista. In questa ultima categoria faccio rientrare quelle che ormai
non compro davvero più, vale a dire quelle definite femminili e che mi
sembrano invece sempre più il regno dei cliché, della non-informazione e
dell’atavismo culturale. Ne leggi una di vent’anni fa e non ci trovi nessuna
differenza con quella appena uscita… Quelle si eliminano a cuor leggero, sempre
che le si compri.
Sto divagando.
Come dicevo, ho la tendenza a raccogliere, ben suddivise per
argomento, le riviste tematiche e mi dispiace molto eliminarle, cosa che
purtroppo gli spazi ristretti dei nostri nidi abitativi ci costringono a fare,
per quanto raramente.
E il momento del distacco non avviene con un semplice: “Ah,
questa ha dieci-venti-trent’anni, la butto”. Nooo, è un momento solenne nel
quale la si sfoglia e si decide se:
a)
tenerla ancora… ci sono talmente tante cose interessanti!
b)
metterla in evidenza perché… ma guarda dov’era quella ricetta
che mi era tanto piaciuta!
c)
strappare con cura le pagine delle ricette che mi piacciono
ancora… e riporle nel/nei raccoglitore/i dei ritagli, eliminando solo quello
che non mi ispira più.
d)
chiedere, alla tale amica o alla tal’altra, se vuole che
gliela passi; ciò ovviamente in base ai gusti delle suddette amiche, non certo
a casaccio!
e)
passare allo scanner o non passare allo scanner, per
archiviarla in modo più razionale (e trovarla sicuramente prima nel computer
che nel raccoglitore dei ritagli), l’unica ricetta di quel numero di Sale e
Pepe del ’92 che rifaccio ad intervalli quasi regolari di 18 mesi, due
settimane e un giorno?
f)
eliminarla, eliminarla davvero (sob!)… e portarla subito con
le altre compagne di sventura al cassonetto della raccolta differenziata, prima
di avere dei ripensamenti e ripescarla dal sacchetto preparato in ingresso…
Sicuramente non c’è di che annoiarsi! Anche perché, ogni
volta che le sfoglio, magari con la speranza di fare mooolto spazio in poco
tempo (illusa!), i colori delle foto e i nomi delle ricette mi stimolano
tantissime nuove idee e ciò è sempre positivo. Quando lavoravo molte ore al
giorno e il tempo da dedicare ad hobby e passioni era praticamente inesistente,
sfogliare qualche rivista specializzata era l’unico momento creativo che mi
potevo permettere… ma sufficiente a rigenerare le energie e a non farmi sentire
una specie di robot.
Sto di nuovo divagando.
Una cosa è certa: ogni tanto qui sul blog parlerò di altri
cooking magazine e libri che mi accompagnano (in certi casi, davvero da molti
anni), ma oggi mi interessa Alice Cucina, numero di luglio 2012, che ho
comprato ieri, al volo, per la prima volta in vita mia… ultima copia rimasta
dal mio edicolante.
Prima di tutto, perché l’ho comprata?
Semplice: Cle di Ma che bontà ne ha parlato nel suo
recentissimo post dedicato proprio a una ricetta apparsa su questo numero (i Friggitelli
ripieni di carne che voglio preparare anch’io domani, ingredienti già belli
e acquistati), e nelle risposte ai commenti ha accennato ad altre ricette
interessanti presenti nella rivista, anch’esse proposte dal cuoco Sergio MariaTeutonico, all’opera in TV nella trasmissione Chef per un giorno su la7.
Sommando i fattori ricetta consigliata da Cle + ideata da
Sergio Maria non potevamo che avere come risultato “vado a comprare Alice
Cucina!”.
Lo confesso, ho avuto per ora solo il tempo di sfogliarla
sommariamente. Posso però dire che la prima impressione è molto positiva: le
foto sono belle e accattivanti, la disposizione dei testi abbastanza razionale
(anche se il corsivo fine scelto per i nomi delle ricette mi lascia un po’
perplessa in quanto ne compromette la leggibilità). I piatti si presentano bene
e ti fanno venire davvero la voglia di provare a prepararli. Sono impaziente di
passare alla fase pratica e farvi sapere se le ricette mantengono quello che le
foto promettono…
Prossimamente, altre impressioni suscitate da questa new
entry, nonché suoi pregi e difetti (se ne troverò).
A presto
Pinny Pat
Ciao Pinuccia!
RispondiEliminaHai fatto un ottimo acquisto! ^__^
io per tre anni ho acquistato tutti i numeri, dall'1 al 30 de La Cucina del Corriere della Sera, di cui ho ampiamente parlato nel mio blog e non mi ripeto! Quando dopo tre anni ho notato che le ricette cominciavano a ripetersi e in alcune c'era sin troppa "creatività" ho deciso di fermarmi alla cifra tonda!!!
Di tanto in tanto ora acquisto Alice, sia per i motivi che hai ben descritto tu, sia perché non avendo il satellitare è un modo per avere sottomano le ricette presentate nelle varie trasmissioni (nonché pubblicate nei diversi libri da 20€ cad.! mi sono concessa solo l'opera omnia di montersino su questo fronte!!!!).
Mi piace moltissimo l'indice fotografico ad inizio rivista, che mi ha dato l'idea per gli indici fotografici sul mio blog! ;D
Quanto al rapporto con la carta stampata... sottoscrivo tt quanto hai scritto!!!
Per non parlare delle riviste per la casa che ho acquistato subito dopo aver comprato casa!!! mammmmmmmma mia!!!! ;D
Un abbraccio forte, cara amica!
PS:
RispondiEliminaoltre alle altre ricette di Sergio Maria, a brevissimo proverò le albicocche ripiene con chantilly e amaretti!
avevo comprato gli ingredienti per fare anche quelle ma poi... i bicchierini alla liquirizia mi hanno completamente assorbita! ;D
Ciao, bella, e grazie per il "cara amica" che ricambio alla velocità della luce (così come il forte abbraccio)!
EliminaNel post mi sono limitata, ma ho passato anch'io la fase "casa" e non solo quella, per non parlare delle "fasi" attive da sempre che stanno premendo per trovare il loro blog-spazio in altra sede... Così come non ho parlato del fatto che ogni tanto mia madre si "libera" dei suoi acquisti in materia passandomi "pacchi" (letteralmente!) di riviste di cucina e inserti di cucina usciti con i quotidiani della zona... E anche quelli vanno, ovviamente, passati attentamente al vaglio, prima di essere eliminati!
Spesso (dalla disperazione?) mi limito a leggere i titoli delle ricette, per vedere se trovo un'inaspettata associazione di ingredienti che nel database del mio subconscio si combini a ingredienti noti, cominciando a trasformarsi nella prossima creazione, quasi da sé... io poi sistemo gli accenti (= le spezie) e le virgole (= sequenza procedimento e presentazione finale) e nasce una nuova ricetta... Pratico sistema di "input" e "output", non trovi?
Scappo. Gli ingredienti per il "Friggitelli Day" mi stanno aspettando! (Capirai presto perchè lo chiamo così...)
A presto, forse prestissimo. Bacione!
Come sai, non so cucinare, ma su Alice tv ci passavo le giornate (quando avevo Sky).
RispondiEliminaSe la rivista è come il canale, hai fatto un ottimo acquisto. ;)
Conosco il canale ma non avendo Sky non l'ho mai davvero visto, a parte qualche giretto su YouTube... Il numero che ho acquistato è interessante, penso ne parlerò ancora. Grazie per essere passata di qui... ;)
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