Finalmente una ricetta! Direte voi.
Avete ragione, in questi ultimi giorni i miei post sono
stati un tantino autocelebrativi, ma non è colpa mia! È solo che è stato tutto
un susseguirsi di piacevoli avvenimenti, indipendenti dalla mia volontà (per
quanto assai desiderati), concentrati in un ristretto spazio-tempo e… non
volevo, non potevo proprio, lasciarli scivolare addosso a me e a questo blog
senza degnarli di attenzione!
Prometto che nei prossimi post mi dedicherò un po’ più al
food e un po’ meno al mood, così, per pareggiare i conti (ma non contateci più
di tanto: quando un argomento mi attrae, diventa ir-re-si-sti-bi-le…).
Ratatouille, sicuramente non niçoise. Se vi state chiedendo
perché ho scelto di definirla così, è presto detto: non ha niente a che vedere,
o quasi, con la ricetta della Ratatouille niçoise classica (della quale peraltro esiste più di una versione)
che troverete ampiamente descritta in Internet, se solo la cercate su Google,
scrivendo, tra virgolette, “Ratatouille niçoise” (perché tra virgolette? Ve lo spiegherò, un giorno. Un
giorno nemmeno troppo lontano).
Questa (la mia) è quella che io definisco una “ricetta
fluida”, fluida nel senso che non ha una forma statica, si adatta e si adegua
alle esigenze del momento (o, molto più semplicemente, a quello che avete nel
frigorifero).
Con alcuni semplici accorgimenti, il risultato sarà sempre
garantito, anche variando a proprio piacimento gli ingredienti e le
proporzioni.
Avrei potuto anche chiamarla in un altro modo, è vero, ma a
casa nostra il termine ratatuia niente ha a che vedere con il verbo
rimestare (touiller) che è all’origine del termine francese: nel nostro
lessico familiare indica un insieme di cose relativamente piccole e piuttosto
casualmente incontratesi in uno spazio ristretto. Avere un cassetto (a detta di
mia madre) “pieno di ratatuia” era un mio must di quando ero bambina:
per lei disordine, per me scrigno di tesori. Le verdure a pezzetti, con i loro
splendidi colori, mi ispirano la stessa sensazione, quindi per me ratatouille
(ma sì, in francese, fa più chic…) è perfetto sinonimo di scrigno di sapori.
Fondamentalmente è un piatto di verdure (quindi adatto anche
a vegetariani e vegani), ma ogni tanto, come nella versione che vi propongo
nelle foto di questo post, mi lascio andare a qualche contaminazione…
Per la natura “fluida” (vedi sopra) della ricetta, ho
pensato di suddividere gli ingredienti in Ingredienti base e Divagazioni
creative in cui vi do alcuni suggerimenti di possibili ingredienti extra
che possono essere aggiunti (o sostituiti) singolarmente o nella combinazione
che più vi ispira. Infine troverete gli Ingredienti della versione di oggi,
con le proporzioni della ricetta come l’ho realizzata questa volta.
Colpo di scena: la versione di oggi è stata cotta al
microonde! A dire il vero la faccio quasi sempre così, ma viene benissimo anche
alla maniera classica (sul fornello). Troverete quindi indicazioni sia per
l’una, sia per l’altra tipologia di cottura.
Un consiglio: se non conoscete mooolto bene il vostro
microonde, non avventuratevi. Meglio il fornello. Io ho passato già due anni (e
non ho ancora finito…) a fare prove su prove con il microonde che ho adesso per
riconvertire i tempi e le modalità di cottura cui ero abituata con il mio
glorioso Whirlpool! Mi ha lasciata due anni fa per raggiunti limiti di servizio
(15 anni, heavy duty = servizio pesante) e non ho potuto sostituirlo con un suo
nipotino solo perché Whirlpool non fa più microonde di potenza uguale
(900 W) o superiore alti 29,7 cm e io proprio non ne ho di più, di spazio, dove
lo devo mettere…
Vabbè, sto divagando. Passiamo alla ricetta.
Ingredienti base:
scalogno
zucchine
peperoni (anche di diverse qualità)
capperi
basilico
olio e.v.o.
sale q.b.
pepe q.b.
Divagazioni creative:
patate
melanzane
cipolle rosse / bianche / gialle (affettate sottilmente)
finocchi (a dadini)
pomodorini
olive nere
olive verdi
aglio
prezzemolo
pancetta (a dadini)
mortadella (tagliata a fiammifero)
pollo arrosto (a dadini)
polpettine di carne
polpettine di tonno
polpettine di ricotta
polpettine di pollo
spezie a piacere
Ingredienti della versione di oggi, per 4 persone:
2 scalogni (non troppo piccoli, diciamo ca. 60 g in tutto)
2 zucchine di media grossezza
2 peperoni rossi
1 peperone verde
10 peperoni Monchetto
200 g di pancetta a dadini (100 g del tipo dolce + 100 g del
tipo piccante)
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di olio e.v.o.
5 foglie di basilico
sale q.b.
Nota: I tempi indicati sono orientativi, sia
per la cottura classica che per quella in microonde. Altezza della fiamma /
potenza (e soprattutto resa) delle microonde danno risultati differenti,
quindi… occhio! Intendo dire che è proprio importante valutare l’aspetto della
preparazione man mano che procedete. L’idea è ottenere un mix come quello che
vedete nella foto che segue: cotto ma non sfatto.
Procedimento:
Lavate e pulite tutte le verdure:
·
Sbucciate e affettate sottilmente lo scalogno.
·
Togliete le estremità alle zucchine e tagliatele a
rondelle di un paio di mm di spessore.
·
Togliete picciolo, semi e filamenti interni ai peperoni
rossi e al peperone verde, e tagliateli a quadrotti di un paio di cm di lato.
·
Togliete il picciolo e i semi ai peperoni Monchetto (io
non mi faccio problemi se resta qualche seme: non sono piccanti e si
ammorbidiscono molto in cottura, quindi non danno fastidio) e tagliateli ad
anelli di un paio di cm di altezza.
·
Lavate le foglie di basilico.
Per la cottura in microonde:
Per prima cosa mettete i due tipi di pancetta, insieme, nel
piatto crisp del microonde e cuocete alla massima potenza per intervalli di 1
minuto alla volta (o anche meno, man mano che procedete), controllando il
risultato. Nel mio forno la potenza max è 850 W, ma la resa non è ottimale (sì,
insomma, ho comprato un mezzo bidone), quindi il fatto che di solito in 1 o 2
minuti al max io raggiunga l’obbiettivo, e cioè far rilasciare alla pancetta
gran parte del suo grasso senza farla seccare, non vi deve far dormire sugli
allori e credere di poter impostare il timer su 2 minuti e finita lì: meglio
che controlliate cosa sta combinando il vostro forno!
Servendovi di una schiumarola o di un mestolo forato,
togliete la pancetta dal grasso e mettetela da parte.
In una pentola profonda adatta al microonde, mettete il
cucchiaio d’olio e lo scalogno affettato. Coprite e cuocete per 1 minuto a 850
W. Mescolate, aggiungete i dadini di pancetta messi da parte e le zucchine a
rondelle, coprite e cuocete per 3 minuti a 850 W. Mescolate, aggiungete i
peperoni rossi e il peperone verde a quadrotti e cuocete coperto per 3 minuti a
850 W. Mescolate, aggiungete i peperoni Monchetto ad anelli e cuocete coperto
per altri 3 minuti a 850 W.
A questo punto, dovete cominciare a valutare il grado di
cottura e procedere con cautela.
Mescolate e controllate la quantità di liquido rilasciato
dalle verdure. Se, come penso, vi è una certa quantità di liquido, cuocete
scoperto in modo da favorirne l’evaporazione (e non rischiare che le verdure si
spappolino). Io ho impostato prima 6 minuti a 850 W poi ho dato una mescolata e
impostato altri 6 minuti complessivi ma suddivisi in 3 intervalli da 2 minuti.
Dopo i primi 2 minuti ho aggiunto i capperi, ho mescolato e proseguito la
cottura, sempre senza coperchio, per i successivi 2 minuti. A questo punto (ma
a dire il vero io l’avevo già fatto dopo i primi 6 minuti), bisogna proprio
assaggiare! La mia ratatouille era quasi pronta, e il liquido si era già
notevolmente ridotto. Ho aggiunto quindi le foglie di basilico, ho dato una mescolata
e ho cotto per altri 2 minuti. Poi ho aggiustato di sale (meglio farlo alla
fine, vista la presenza di una discreta quantità di pancetta, già piuttosto
sapida di per sé), ho dato una mescolata e ho lasciato riposare per un paio di
minuti prima di servire.
Tenete presente che, intiepidendosi, il liquido diminuisce
in quanto si riassorbe. Non è quindi necessario esagerare con la cottura allo
scopo di farlo evaporare completamente!
Per la cottura tradizionale sul fornello:
La sequenza del procedimento non cambia.
Per quanto riguarda la cottura/sgrassatura della pancetta:
senza aggiungere alcun condimento, rosolatela a fuoco medio in una pentola
antiaderente abbastanza capiente per contenere la ratatouille. Appena comincia
a sfrigolare, coprite con il coperchio e riducete un po’ la fiamma.
Quando vedete che il grasso sciolto comincia a raccogliersi
sul fondo e la pancetta è rosolata ma ancora morbida, togliete la pentola dal
fuoco, spostate con una schiumarola la pancetta in un piatto ed eliminate il
grasso. Passate il fondo della pentola con carta da cucina, in modo da togliere
completamente anche i residui.
Aggiungete il cucchiaio d’olio e cuocete lo scalogno,
tenendo la fiamma piuttosto bassa. Vista la ridotta quantità di olio, basta un
attimo per bruciare tutto! Se avete paura di combinare guai, aggiungete un
cucchiaio o due di acqua. Lo scalogno deve diventare trasparente ma non
prendere colore, altrimenti il gusto avrà una nota di bruciato.
Aggiungete la pancetta, mescolate bene e poi aggiungete le
zucchine. Alzate la fiamma e saltatele, senza mescolare troppo. Quando
cominciano ad ammorbidirsi leggermente, è il momento di aggiungere i peperoni
rossi e quello verde. Mescolate bene e lasciate cuocere per 4-5 minuti, sempre
a fiamma vivace, prima di aggiungere i peperoni Monchetto.
Per evitare di stracuocere le verdure, io di solito utilizzo
il coperchio solo per far prendere uniformemente calore alla preparazione una
volta aggiunte tutte le verdure. Appena accenna a bollire lo tolgo, così il liquido
evapora rapidamente.
Mescolate solo di tanto in tanto. Quando i peperoni si sono
ammorbiditi, aggiungete i capperi e quando la cottura è quasi ultimata
aggiungete il basilico. Spegnete, aggiustate di sale, mescolate e lasciate
riposare un paio di minuti prima di servire.
Il procedimento è lo stesso anche per la versione base,
senza pancetta.
Per le Divagazioni creative, alcune annotazioni:
Patate – Io le lesso a parte in acqua salata, senza
cuocerle completamente. Le taglio a cubi di 2 cm ca. di lato e le aggiungo alla
ratatouille quando mancano 2-3 minuti alla fine della cottura. In questo modo
si insaporiscono senza spappolarsi.
Melanzane – Tagliate a cubetti di ca. 1 cm di lato,
le faccio rosolare prima di aggiungere le zucchine. Le melanzane tendono ad
assorbire molto l’olio, quindi attenzione a non cedere alla tentazione di
aggiungerne più di un cucchiaio oltre a quello previsto. Meglio aggiungere le
zucchine non appena vi sembra che il tutto stia diventando troppo asciutto. Cipolle
rosse / bianche / gialle – Potete usarle al posto dello scalogno, di gusto
più delicato, aumentandone a vostro gusto la quantità (attenzione a non
esagerare, però!).
Finocchi – Senza esagerare con la quantità,
aggiungeteli prima delle zucchine. E se nella preparazione ci sono le
melanzane, io evito di utilizzarli. I due sapori non mi pare si sposino al
meglio.
Pomodorini – Sempre con l’obbiettivo di avere un
risultato “cotto ma non sfatto”, io li aggiungo, tagliati a metà, dopo i
peperoni.
Olive nere / verdi – In quantità moderata (in quanto
molto sapide), le aggiungo verso la fine, intere o a pezzetti. Preferisco usare
l’uno o l’altro tipo, ma è questione di gusti.
Aglio – Non mi piace mescolare aglio e cipolla,
secondo me sono due universi paralleli. Quando uso l’aglio, quindi, niente
scalogno o cipolla. Dopo aver saltato le zucchine nel solo olio, aggiungo lo
spicchio d’aglio intero infilzato in uno stuzzicadenti per poterlo ritrovare ed
eliminare a fine cottura.
Prezzemolo – Tritato, in quantità anche abbondante,
lo aggiungo all’ultimo momento.
Mortadella / pollo arrosto – Questa è anche un’idea
per riciclare (a me però non avanza mai niente…). La mortadella (in quantità
moderata) deve essere a temperatura ambiente e va aggiunta all’ultimo momento,
per evitare che la parte grassa si sciolga. Anche il pollo va aggiunto poco
prima di spegnere, diciamo 2-3 minuti prima, deve avere giusto il tempo di
insaporirsi.
Polpettine di carne / tonno / ricotta / pollo –
Possono essere preparate in vari modi (se prossimamente ne posterò, le linkerò
anche a questa ricetta). Potete quindi tranquillamente seguire le vostre
abituali ricette di polpette. Vanno comunque cotte a parte, friggendole o
cuocendole in un brodo di carne o verdure, e aggiunte, come il pollo, 2-3
minuti prima di spegnere. L’importante è che non siano troppo grosse, devono
avere più o meno le dimensioni di una nocciola.
Spezie a piacere – Se non ci sono pancetta,
mortadella o altri ingredienti molto sapidi o speziati, ci si può sbizzarrire.
Attenzione a non esagerare, però: il gusto delle verdure non deve essere
coperto da un eccesso di spezie, diventerebbe indistinto e poco accattivante.
Le spezie devono sempre esaltare i sapori, mai ammazzarli!
Bene, se ce l’avete fatta a leggere fin qui, avete tutta la
mia ammirazione.
Mi sono resa conto che questo, più che un post, è diventato
un Trattato sulla Ratatouille (e se avessi inserito anche le ricette per
le polpettine avremmo rasentato l’Enciclopedia…), quindi spero davvero
di non avervi annoiato!
Lasciatemi concludere dicendo che, oltre che per
accompagnare egregiamente mozzarella, carni alla griglia, uova sode, formaggi e
chi più ne ha più ne metta, questa Ratatouille (sia nella versione base che in
quella “arricchita” di oggi) è ottima per altri usi. Io ci condisco la pasta
(che a volte faccio anche gratinare in forno, cosparsa di parmigiano o pecorino
e qualche fiocchetto di burro) oppure ci farcisco pizza e panzerotti. Il
successo è garantito (e le lodi dei commensali pure).
Ora sta a voi creare la vostra personale, personalissima
Ratatouille. Fatemi sapere se vi sono stata d’ispirazione!
Ah, prometto che il prossimo post sarà mooolto più corto!
Grazie davvero per la pazienza che avete dimostrato leggendo questo fino in
fondo.
A presto
Pinny Pat
Grazie per la tua descrizione veramente super dettagliata! Credo che proverò la versione senza pancetta e con i pomodorini...qui in California fa ancora caldo ed i peperoni li trovi ovunque!
RispondiEliminaGrazie mille per il "Grazie"!
EliminaMi emoziona sapere che mi leggi dalla lontanissima California (che peraltro adoro e dove mi piacerebbe, prima o poi, riuscire a fare un giretto)!
Anche qui, a parte i temporalacci di questi ultimi due giorni, il caldo ha imperato per tutta l'estate.
Spero ripasserai da queste parti. Piacere di averti incontrata sul mio blog!